La situazione migliora per l'esercito di Cesare
Iamque frumenta maturescere incipiebant, atque ipsa spes inopiam sustentabat, , nam milites celeriter se habiturus (esse copiam confidebant. Libenter etiam ex perfugis cognoscebant hostes et valetudine non bona et angustiis loci et odore taetro ex multitudine cadaverum et aquae summa inopia opprimi. Omnia enim flumina atque rivos Caesar...
E già le messi cominciavano a maturare e la stessa speranza sosteneva la carestia: infatti i soldati speravano con fiducia che presto avrebbero avuto l'abbondanza. Venivano anche a sapere con piacere dai disertori che i nemici erano oppressi da cattive condizioni di salute, dagli spazi stretti del luogo, dall'odore nauseante proveniente dal gran numero di cadaveri e dalla grandissima mancanza d'acqua. Infatti Cesare aveva deviato o sbarrato con grandi dighe tutti i fiumi e i ruscelli. Pertanto quelli erano costretti a cercare luoghi bassi e paludosi e a scavare pozzi e aggiungevano questa fatica ai lavori quotidiani. Ma l'esercito di Cesare aveva un'ottima condizione di salute e grande abbondanza di acqua, e abbondava di ogni genere di cibo, ad eccezione del grano; pertanto ogni giorno vedevano avvicinarsi un tempo migliore e una maggior speranza per la maturazione delle messi.