Morte di Attico
Hac oratione habita tanta constantia vocis atque vultus,... viam Appiam ad quintum lapidem in monumento Q. Caecilii, avunculi sui.
Pronunciata quest’orazione in verità Agrippa piangendo e baciandolo pregava e scongiurava, che egli stesso non affrettasse anche per sé ciò, che la natura imponeva, e dato che allora poteva resistere anche alle circostanze, (pregò e scongiurò) che si mantenesse in vita per sé e per i suoi, declinò con la propria taciturna ostinazione le preghiere di costui. Così essendosi astenuto dal cibo per due giorni la febbre cessò repentinamente e la malattia cominciò ad essere più lieve. Nonostante ciò il proposito si realizzò non di meno. Pertanto (si compì) nel quinto giorno dopo che era subentrata tale decisione. Morì ...(continua)
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Versione correlata: Attico si lascia morire