Cicerone arringa il senato Catilina esca da Roma - Cicerone versione scrinium
Cicerone arringa il senato Catilina esca da Roma versione latino Cicerone
traduzione Scrinium
Egredere Catilina aliquando ex URBE patent portae proficiscere ...
Vattene Catilina, una buona volta dalla città; parti le porte sono aperte. L'accampamento di Manlio, il tuo, da troppo tempo ti aspetta come comandante.
Porta fuori con te tutti i tuoi: purifica a città. Mi libererai da una grande paura, purché ci sia un muro tra me e te. Trattenerti con noi ancora a lungo non posso potresti; no lo sopporterò, tollererò, permetterò. Vattene da Roma, libera lo stato dalla paura vattene dritto in esilio!
Voglia il cielo che gli dei immortali ti donassero questa decisione. Si allontanino i disonesti si allontanino dai cittadini onesti, si radunino in un sol luogo. Smettano di attentare alla vita del console nella sua casa, di accalcarsi intorno al palco del pretore urbano, di assediare, armi un pugno, la Curia, di preparare proiettili e torce per incendiare la città!
Insomma, ciascuno porti scritta in fronte la sua opinione politica! Questo vi prometto, senatori: ci sarà tanto impegno in noi consoli, tanta autorità in voi senatori, che vedrete presto Catilina schiacciato.