Alcibiade fanciullo offre un consiglio a Pericle - Valerio Massimo versione latino Scripta manent

Alcibiade fanciullo offre un consiglio a Pericle Versione Valerio Massimo libro Scripta Manent

alcibiades ille, cuius nescio utrum bona an vitia patriae perniciosiora fuerint-illis enim cives suos decepit, his adflixit-, cum adhuc...

Quel famoso Alcibiade, di cui non so se i pregi o i difetti furono più pericolosi per la patria – con quelli infatti ingannò i suoi cittadini, con questi li afflisse -, giunto ancora ragazzo da suo zio pericle e vedendo che egli sedeva triste in un luogo appartato, chiese perché aveva così tanto turbamento in volto.

Quello rispose che egli per ordine della città aveva edificato i propilei di minerva, che sono le porte dell’acropoli, e che ora, consumato molto denaro in quel lavoro, non trovava in quale modo potesse rendere conto del suo impiego.

Così alcibiade disse: “ dunque, cerca piuttosto in che modo tu non possa dare una spiegazione”. Perciò quell’uomo assai autorevole e saggio, venuto meno al proprio buon senso, fece sì che gli ateniesi, impegnati in una guerra coi confinanti, non chiedessero una spiegazione.

Allora ad Atene è incerto se sopprimano il ricordo di Alcibiade o celebrino la sua gloria, poiché per l'indecisa valutazione della mente ancora oggi oscillano tra il disprezzo per quell'uomo e l'ammirazione.

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 22:56:27 - flow version _RPTC_G1.3