Le prime biblioteche pubbliche (Versione latino Gellio)

Le prime biblioteche pubbliche
versione di latino di Gellio
traduzione dal libro Scriptoris Animus pag. 127 N° 92

Nonnulli scriptores tradunt Pisistratum tyrannum primum Athenis bibliothecas instituisse, in quibus libri disciplinarum liberalium ab omnibus legi possent....

Alcuni storici raccontano che Pisistrato il tiranno sia stato il primo ad istituire in Atene biblioteche, nelle quali (vi erano) dei libri che riguardavano le arti liberali che potevano essere letti da tutti.

In seguito, gli Ateniesi stessi accrebbero le biblioteche con molta diligenza e cura. Tuttavia, in seguito, quando conquistò Atene, Serse, incendiando la città intera ad eccezione della rocca, si impadronì di tutta quella numerosa raccolta di libri e la portò in Persia.

Alla fine, ma molto tempo dopo, il re Seleuco, soprannominato Nicanore, fece sì che tutti questi libri fossero riportati ad Atene. In seguito, un gran numero dei libri, all'incirca 700 mila volumi, vennero acquistati o fatti ricopiare dai re Tolomei in Egitto:

ma, tutti quei volumi venne (ro) incendiati da soldati ausiliari, non con intenzione o per ordine ricevuto, ma per un puro caso, nella prima guerra alessandrina, mentre la città viene devastata (è meglio dire veniva devastata trattasi di presente storico).

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