Epistola a Tirone (Versione latino Semper)
TULLIUS TIRONI SAL. Andricus postridie ad me venit, quam exspectaram; itaque habui noctem plenam timoris ac miseriae. Tuis litteris nihilo sum factus certior, quomodo te haberes, sed tamen sum recreatus....
Tullio saluta Tirone. Andrico il giorno dopo, di quel che mi aspettavo, giunse da me; e così ebbi una notte piena di timore e miseria.
Non sono stato per nulla informato dalle tue lettere, su come stessi tu, ma tuttavia sono stato rinfrancato. Io sono privato di ogni diletto e di tutte le lettere, che prima, rispetto a quando ti avrò visto, non posso toccare. Ordinerai che sia garantito al medico il quanto della ricompensa chiederà: ho scritto ciò a Ummio.
Ho sentito che tu sei contrito nell'animo e e che il medico ha detto che tu per questo sei affaticato: se mi apprezzi, sveglia dal sonno le tue lettere e l'umanità, per la quale mi sei carissimo; ora occorre che tu stia bene nell'animo, per poter star bene fisicamente: come ti chiedo ciò per la tua causa, così farai ciò per la mia causa.
Trattieni Acasto, affinché ti amministri più agevolmente. Conservati per me: si avvicina il giorno delle promesse, che renderò esecutivo ancora, se sarai venuto. Ancora ed ancora stammi bene. Due aprile all'incirca a mezzogiorno.
(By Maria D. )