Gli uomini schiavi del denaro
Circa pecuniam plurimum vociferationis est...
In merito al denaro c'è moltissimo clamore: questo spossa i fori, fa gareggiare i padri e i figli, mischia i veleni, consegna le spade agli assassini tanto quanto alle legioni; per questo le notti dei mariti e delle mogli serpeggiano di liti e la folla incalza il tribunale dei magistrati, i re s'incrudeliscono e prendono con la forza e rovesciano le città edificate da un lungo lavoro di secoli per scrutare l'oro e l'argento nella cenere delle città.
Per il fisco le vene si gonfiano di clamore, gli occhi escono fuori, le basiliche risuonano del fremito delle azioni giudiziarie; anzi neppure per il fisco ed una manciata di bronzo ovvero il denaro, l'anziano scoppia di rabbia, per l'usura ovvero per mille al mese l'usuraio grida e tramite le garanzie rivendica i propri assi (unità monetaria).
(By Maria D.)
Versione tratta da Seneca