Innato è negli uomini l'amore per il sapere

Tantus est innatus in nobis cognitionis amor...

Tanto è in noi l'amore dello studio e del sapere che nessuno può dubitare che la natura degli uomini, allettata da nessun profitto, sia rapita verso tali cose. Dovremmo vedere come i fanciulli neppure con le bastonate siano distolti dal contemplare e dal perseguire le cose? Come si rallegrino nel sapere qualcosa?

Come il corteo del gioco e di uno spettacolo dello stesso genere sia tenuto tanto che per questa ragione sopportano persino la fame e la sete? Che cosa in verità?

Non è forse vero che vediamo che coloro che sono dilettati dagli studi liberali e dalle arti, non hanno il computo né della salute né del patrimonio familiare e sopportano ogni cosa per raggiungere la conoscenza e la scienza? Non è forse vero che vediamo che questi compensano con le massime cure e fatiche questa cosa che ricevono dall'imparare, il piacere?

In effetti mi sembra che omero, che ha composto dai canti delle sirene, abbia visto nella mitologia qualcosa di tal genere?
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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