Tarquinio minaccia Lucrezia - Semper il latino nel tempo 1 pagina 253 numero 79
Pochi giorni dopo Sesto Tarquinio all'insaputa di Collatino, giunse a Collazia con un solo compagno. Quindi fu accolto cortesemente da tutti i familiari, che ignoravano il suo proposito, e dopo cena fu accompagnato nella camera degli ospiti, appassionato dall'amore, quando tutto intorno gli parve tranquillo e ognuno addormentato, con una spada in pugno andò da Lucrezia che dormiva e Premendo con la sinistra il petto della donna disse: "Taci, Lucrezia", disse, "sono Sesto Tarquinio"; nella mano c'è una spada, morirai se ti lasci sfuggire un solo grido." Quando la vedeva ostinata e che non si lasciava piegare nemmeno dalla paura della morte, aggiunse (lett pres)
il disonore alla paura: disse che accanto al suo cadavere avrebbe posto uno schiavo nudo e strangolato, perché si dicesse che era stata uccisa in un infame adulterio. Dopo che, con questo terrore il desiderio ebbe vinto quasi a forza contro l'ostinata pudicizia, e dopo che Tarquinio se ne fu andato fiero di aver espugnato il decoro della donna, Lucrezia afflitta da un così grande male maltrattamento mandò uno stesso messaggero a Roma al padre e ad Ardea al marito, perché ciascuno venisse con un amico fidato.