In bello contra Antiochum, Syriae regem, M. Cato, Catonis Censoris filius, inter hostes insigniter ...

Nella guerra contro Antioco, il re della Siria, M. Catone, il figlio di Catone il Censore, mentre combatteva in maniera egregia tra i nemici, dopo che cadde da cavallo, cominciò a scontrarsi valorosamente a piedi.

Infatti, dopo che la truppa dei nemici l'ebbe accerchiato con grida spaventose mentre cadeva, quellierano sul punto di decapitarlo mentre ormai egli giaceva a terra: quando Marco velocemente si risollevòe fece una grande strage.

Mentre i nemici si precipitavano da dovunque allo scopo di abbattere lui solo, Marco, con tutte le proprie forze, sosteneva il loro assalto, ma, mentre si sforzava di ritornare presso i suoi, la spada scivolò via dalla sua mano, e cadde nel mezzo della coorte dei nemici. Allora Marco, davanti a tutti, proteggendosi con lo scudo, si infilò tra i pugnali dei nemici, raccolse la spada e, anche se stremato dai colpi, ritornò dai suoi con grande schiamazzo dei nemici.

Tutti gli altri commilitoni, dopo che ebbero imitato la temerarietà di lui, si impadronirono della vittoria.

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