Post mortem Titi frater Domitianus ...
Dopo la morte di Tito, ereditò il potere il fratello Domiziano. Domiziano era simile a Nerone, o a Caligola o a Tiberio, ma diverso da suo padre o da suo fratello.
Nei primi anni tuttavia era moderato nell'esercizio del potere, presto avanzava verso notevoli vizi. Il nuovo imperatore era capriccioso, iracondo, crudele ed avido; provocava un grande odio e cancellava i meriti del padre Vespasiano e del fratello Tito. Uccise nobili senatori, inoltre per primo dette quest'ordine: "Chiamate Domiziano signore e dio". Uccise i suoi cugini.
Anche l'arroganza era esecrabile in Domiziano. Intraprese quattro guerre, una contro i Sarmati, una seconda contro i Catti e due contro i Daci. Celebrò un duplice trionfo sui Daci e sui Catti, per i Sarmati pretese la sola corona d'alloro. Fece anche molte opere a Roma: il Campidoglio e il Foro Transitorio, i Portici degli Dei, il Tempio di Iside e di Serapeo e lo Stadio.
Però in seguito cominciò ad essere odiatissimo da tutti; fu ucciso con una congiura dei suoi uomini sul Palatino. Il suo funerale fu compiuto tramite becchini con grande disonore e fu seppellito in maniera ignobile.