Tum Scipio, cum castrorum munimenta perfecisset atque naves in portu instruxisset ut Carthaginem Novam terra marique obsideret ...
A quel punto Scipione, dopo che ebbe portato a compimento le fortificazioni dell'accampamento, ed ebbe schierato le navi nel porto, allo scopo di assediare Cartagho Nova sia dalla terraferma sia dal mare, convocò un'assemblea dei soldati, e, allo scopo di mostrare anche ai soldati la ragione per la quale egli desiderava impadronirsi di quella città, parlò in questa maniera: O soldati, voi siete qui, allo scopo di cacciare i Cartaginesi dall'intera Spagna, e non di certo per conquistare un'unica città. Perciò, di fatto attaccherete le mura di un'unica città, ma, in un'unica città, avrete conquistato la Spagna intera.
Qui sono gli ostaggi dei nobili re della Spagna, i quali, quando saranno nelle vostre mani, consegneranno immediatamente sotto la vostra sovranità tutte quelle cose che attualmente si trovano sotto il controllo dei Cartaginesi. Qui si trova tutto il denaro dei nemici, senza il quale quelli non possono combattere la guerra, poiché hanno eserciti mercenari; per giunta, questo denaro sarà per noi di grande utilità, per accattivarci le simpatie dei barbari. Qui si trovano le macchine da guerra e le armi dei nemici, le quali, riforniranno voi di tutte le cose necessarie ai fini della guerra, e contemporaneamente lasceranno i nemici privi.
Per giunta ci impadroniremo di una città non soltanto bella e ricca, ma per di più provvista di un porto tanto vantaggioso, che per di là possiamo far arrivare tutte le cose necessarie per la guerra. Qui c'è il loro granaio, il loro tesoro e il loro arsenale; la strada dall'Africa a qui è diritta; da qui l'Africa incombe su tutta la Spagna.