Apollo punisce i Greci

Agamemnon, quem Graeci, in Asiam profecturi ut iniuriam raptae Helenae ulciscerentur, ... per Ulixem reddere.

Agamennone, che i Greci che stavano per partire verso l’Asia per vendicare l’ingiuria del rapimento di Elena, avevano eletto loro comandante, si dimostrò arrogante e superbo.

Infatti il sacerdote di Apollo Crise, che, cinta la fronte con le bende sacre e sparse di lacrime le guance, era venuto per riavere sua figlia prigioniera, vergine di sedici anni, venne da lui respinto arrogantemente ed empiamente.

Agamennone infatti non si vergognò a schernire un vecchio dai capelli bianchi. Cosa di cui molto presto si dovette pentire. Crise, infatti, dopo essere stato scacciato ed essendosi fermato a non molti passi dall’accampamento, iniziò a chiedere con flebile voce ad Apollo aiuto e vendetta, lamentandosi per l’offesa che aveva ricevuto. Allora il dio provò compassione del povero vecchio.

Infatti, furioso per l’offesa al suo sacerdote e per l’empietà ed arroganza di Agamennone, discese dall’Olimpo, avendo armato la sua destra con frecce avvelenate, che cominciò a lanciare verso l’accampamento dei Greci. ...(CONTINUA)

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