Dedalo e Icaro
Minos, Iovis et Europae filius, Cretae insulae tyrannus, Daedalo, claro architecto, eiusque filio Icaro hospitium praebebat. ... ubi Phoebo magnum templum aedificat et alas cereas deo consecrat.
Minosse, figlio di Giove e di Europa, tiranno dell'isola di Creta dava ospitalità a Dedalo, famoso architetto, e a suo figlio Icaro.
Dedalo grato per il favore, costruiva un labirinto, un edificio tortuoso con meandri e vie traverse, ma in seguito tralasciava per sua superbia gli ordini del padrone. Allora Minosse, pieno d'ira chiude Dedalo con il figlio Icaro nel labirinto.
Il fanciullo è in grande tristezza e spesso piange. Così lo scaltro Dedalo fabbrica delle ali di cera e vola via insieme al figlio nel cielo. Tuttavia Icaro, fanciullo incauto, non tiene in conto i suggerimenti di Dedalo, si avvicina troppo al carro di Febo. Dedalo pieno d'inquietudine chiama invano il figlio.
Il dio, adirato per l'audacia dello sciocco Icaro, scioglie le ali di cera con il calore del sole e il misero fanciullo precipita dal cielo nel mare. Dedalo allora arriva a Cuma dove costruisce un grande tempio a Febo e consacra al dio le ali di cera.