Fine di Cartagine - SO TRADURRE
La fine di Cartagine versione latino Livio
traduzione da vari libri e dal libro SO TRADURRE
Essendo stato portato a Cartagine l'annuncio che Scipione sarebbe giunto con l'esercito da un momento all'altro per distruggere la città, i Cartaginesi, reputando che ci si dovesse sottoporre ad ogni pericolo e che la morte stessa fosse da affrontare per la patria e la libertà, prepararono tutto per la difesa e con ogni mezzo combatterono con estremo accanimento e forza, ma i loro sforzi e le loro fatiche furono vani. Molti dei Cartaginesi perirono, molti presi dalla disperazione, si rifugiarono nel tempio di Esculapio che essi stessi avevano intenzione di incendiare.
Quarantamila uomini si consegnarono. Lo stesso comandante Asdrubale andò supplice da Scipione con l'intenzione di implorare pietà. Più forte fu sua moglie che, convinta che il disonore del marito fosse da esecrare, con i due figli si gettò per morire tra le fiamme della città incendiata.
Cartagine, che sempre Catone aveva dichiarato dovere essere distrutta, fu soggiogata e ridotta a provincia Romana.
Inizio del testo latino della versione
Cum Carthaginem perlatum esset nuntium iam iamque Scipionem cum exercitu adventurum esse ut urbem deleret, Carthaginienses, rati omne ...
ALTRA VERSIONE CON QUESTO STESSO TITOLO SIMILE MA DIVERSA
Qui la regola del cum narrativo - Spiegazione Video
Qui la regola sulle finali - Spiegazione Video