Antiqui Graeci deis deabusque magna templa aedificabant ubi sacra celebrabant atque hostias immolabant ...

I Greci antichi costruivano grandi templi in onore degli dèi e delle dèe (complemento di vantaggio - "in onore di"), dove celebravano le cerimonie sacre e sacrificavano le vittime.

A Delfi, nell'Attica, c'era un importante tempio di Apollo, dove la Pizia, la sacerdotessa del dio, profetizzava le cose future: per questo, a Delfi accorrevano non solamente i Greci, ma anche innumerevoli popoli Mediterranei, i quali desideravano conoscere le cose future, ed offrivano al dio molti doni preziosi.

Ad Epidauro, nell'Argolide, c'era un grande tempio di Esculapio, il dio della medicina; lì si radunavano molti malati, i quali chiedevano la protezione del dio, e attendevano un conforto dei loro mali. Anche a Cuma, in Campania, c'era un importante oracolo della Sibilla; la Sibilla era solita scrivere sulle foglie le proprie profezie, e disperdere le foglie per mezzo del vento; per questa ragione, le profezie Sibilline potevano essere comprese solamente da pochi uomini.

Anche a Roma, non solamente il Foro, ma anche le vie più grandi, erano abbellite da splendidi templi, dove si trovavano statue degli dèi grandi e belle, o di marmo, o d'avorio, o di bronzo.

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