Antiquorum Romanorum vita integra modestaque erat et magna totius populi concordia ...

La vita degli antichi Romani era onesta e moderata ed (era) grande la concordia di tutto il popolo.

Molti, anche ricchi, vivevano in campagna, in fattorie vaste ma sobrie, e praticavano volentieri l'agricoltura. Il padre di famiglia esercitava un potere severo nei confronti dei figli e degli schiavi: e così, per rispetto del padrone, nessun figlio e nessuno schiavo osava trascurare il proprio dovere, tutti erano laboriosi e diligenti; perciò, non solamente nella fattoria, ma anche a Roma e nelle altre città, non mancavano mai il grano, l'olio, il vino e gli altri viveri necessari alla vita.

Tuttavia i Romani sono sapevano maneggiare solamente l'aratro, ma anche le armi. Infatti, quando la patria si trovava in pericolo, combattevano valorosamente contro i popoli limitrofi, e nella battaglia non erano desiderosi di bottino, ma di gloria. Dopo una vittoria non incendiavano le città dei nemici, e neppure ne violavano i templi, perché non volevano offendere alcun dio; anzi, gli dèi dei nemici venivano accolti nei templi di Roma, venivano considerati tra gli dèi Romani, e ad essi venivano offerti da tutto il popolo dei sacrifici propiziatori.

Quindi Roma, poiché tra i Romani e gli dèi regnava la concordia, era sempre protetta dagli dèi.

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