Dum sol occidit, agricola vaccas, capreas oviculasque e pabulo reducit, in stabulo claudit et eas mulget; postea fessus in area, ubi filiae laetae ludunt ...

Mentre il sole tramonta, l'agricoltore riconduce dal pascolo le mucche, le capre e le pecorelle, le chiude nella stalla, e le munge;

in seguito, siede stanco nell'aia, dove le figlie giocano allegre, ed attende l'ora della cena. Intanto, la madre di famiglia riunisce le galline e i conigli, li conta, e li rinchiude nel recinto; poi comincia a preparare la cena per la sua famiglia.

Quando la cena è pronta, la padrona chiama il marito e le figlie, ma le fanciulle continuano a giocare. Allora la madre chiama di nuovo le figlie: Clelia! Giulia! La cena è pronta! Allora le fanciulle ubbidiscono e posano la palla. Quando le tenebre coprono la terra, la nonna, in cucina, presso il focolare, racconta belle favole alle nipotine;

le fanciulle ascoltano attentamente la nonna e vengono pervase da una grande gioia; nelle favole della nonna, infatti, ci sono sia grande saggezza, sia preziosi insegnamenti di vita.

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