Mercurius, Iovis Maiaeque filius, mercaturae deus erat; nam negotiis praesidebat et patronus non solum mercatorum sed etiam furum erat. Ut deorum nuntius ...
Mercurio, figlio di Giove e di Maia, era il dio del commercio; infatti presiedeva agli affari ed era il patrono non soltanto dei mercanti, ma anche dei ladri.
Come messaggero degli dèi, annunciava i comandi degli dèi ai mortali, usava un linguaggio raffinato – perciò era anche il dio dell'eloquenza e dell'astuzia – e così, con parole chiare, otteneva facilmente l'obbedienza degli uomini.
Mercurio era considerato anche il dio delle strade: metteva ai piedi i calzari alati e rapidamente percorreva terre lontane, il vasto mare e l'alto cielo. Indossava il pètaso e con la mano destra reggeva il cadùceo:
con il cadùceo donava o scacciava il sonno, portava i sogni, radunava le anime dei morti e le conduceva agli Inferi. Infine Mercurio costruì la prima lira con il guscio di una testuggine.