Postquam Achilles Hectorem strenue pro patria pugnantem necaverat, corpus eius in pulvere ...
Dopo che Achille aveva ucciso Ettore mentre combatteva valorosamente in difesa della patria, trascinò il cadavere di quello nella polvere fino all'accampamento dei Greci.
A quel punto, Priamo, grazie all'aiuto delle tenebre, si affrettò ad andare presso Achille, e tentò di ottenere il cadavere del figlio per mezzo di doni preziosi. Dopo che era entrato nella tenda di Achille, il re di Troia si inginocchiò supplicante ai piedi di lui, e mentre versava molte lacrime disse: O Achille, se tu (ti) ricordi del tuo vecchio padre, restituiscimi il misero cadavere del mio Ettore!
La furia di Marte mi ha portato via pressoché tutti i figli in battaglie crudeli: tu hai ucciso anche Ettore, mentre con singolare valore difendeva la nostra città. Rispetta il dolore di un padre, accetta i miei doni preziosi!
Offri un ultimo conforto alla vecchiaia dello sventurato Priamo! Le parole del padre che piangeva spinsero alla compassione l'animo feroce di Achille: con premuroso affetto tirò su il vecchio re e gli restituì il cadavere del figlio.