Syracusani, quia copiarum duces continenter litigabant neque Poenos superare poterant, tandem uni viro imperium ...

I Siracusani, poiché i comandanti delle truppe litigavano senza interruzione e non riuscivano a sconfiggere i Cartaginesi, alla fine stabilivano di affidare il comando ad un unico uomo e di nominare un tiranno.

A quel punto, dal famoso poeta Stesìcoro fu raccontata al popolo questa storiella: Un tempo i cavalli, gli asini, i cinghiali, i cervi e i gli agnelli delicati vivevano in grande concordia e liberi nei campi e nei boschi, quando, improvvisamente, l'arrogante cavallo riunisce i compagni e, con grande sfacciataggine, dichiara: Io sono il signore dei campi e dei boschi, voi siete i miei servitori, pertanto dovete ubbidirmi!

Ma il cervo rifiuta fermamente (firme) di ubbidire al cavallo, ed abbandona i compagni. Allora il cavallo, adirato, desidera vendicare l'affronto del cervo, perciò chiede l'aiuto dell'uomo. L'uomo viene volentieri in aiuto del cavallo ed immediatamente gli applica le briglie ed il morso.

Poi sprona il cavallo con lo staffile, incalza il cervo e lo uccide. E così il cavallo sciocco ora ha un padrone ed è oppresso da un giogo eterno. O Siracusani – dice Stesìcoro – un tiranno si comporta nello stesso modo: mentre vince i Cartaginesi, vostri avversari, fa di voi degli schiavi.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-10-12 13:02:32 - flow version _RPTC_G1.3