Tu, sancta et humani generis sospitatrix perpetua, dulcem matris ...
O salvatrice santa e perpetua del genere umano, tu offri ai poveri mortali il dolce affetto di una madre.
Non il giorno, non la notte, e neppure un piccolo momento trascorre senza i tuoi benefici; tu proteggi gli esseri umani sulla terraferma e sul mare, e una volta allontanate le burrasche della vita, tendi la salvifica mano destra, con la quale attenui i rovesci della Sorte e freni i movimenti sfavorevoli delle stelle.
Gli dèi dell'Olimpo ti rispettano, gli dèi degli Inferi ti obbediscono, tu fai girare il globo terrestre, fai brillare il sole, governi il mondo, schiacci il Tartaro. Per te sorgono le stelle, ritornano le stagioni, si rallegrano i numi, tutti gli elementi sono asserviti a te. Ad un tuo cenno i venti soffiano, i semi germinano, i germogli si sviluppano, venerano tremando la tua maestà gli uccelli che si muovono nel cielo, gli animali selvatici che si aggirano per i monti, i serpenti che si nascondono sulla terra, gli animali che nuotano nel mare.
Ma a me non basta la ricchezza di linguaggio per dire quelle cose che penso riguardo alla tua maestà.