Ut animi tui sic oculorum tuorum iudicio semper plurimum tribuo nam tu ...
Cos' come attribuisco sempre grandissima importanza al giudizio del tuo animo, allo stesso modo la attribuisco al giudizio dei tuoi occhi;
infatti tu sei tanto assennato quanto io sono assennato (sapere: "essere assennato"). Ora desidero renderti grazie, perché, per tuo consiglio, il mio fattore al mercato degli schiavi ha comprato degli schiavi robusti e vigorosi.
Sono robusti e belli; se, come spero, sono anche laboriosi e frugali, ora non lo possiamo sapere (lett. : "non lo possiamo vedere"); lo giudicheremo più avanti.