Gli dei mandano misteriosi segni sul futuro

L. Paulus consul iterum, cum ei bellum ut cum rege Perse gereret obtigisset...

L. Paolo, console per la seconda volta, dopo che gli fu toccato di condurre la guerra contro il re Perse, quando, in quello stesso giorno, verso sera, fece ritorno a casa, mentre baciava la sua figlioletta Terzia, che allora era molto piccola, la notò un pò triste.

Cosa c'è, o mia Terzia? – disse – Dimmi perché tu sia triste. Padre mio – disse – è morto Perse. Era morto infatti un cucciolo di cane con quel nome. Allora quello, abbracciando la figlia piuttosto forte, esclamò: Lo accolgo come un augurio, o figlia mia. L. Flacco, flamine di Marte, raccontò che la figlia Cecilia, poiché voleva dare in matrimonio la figlia di sua sorella, era andata in un certo tempietto per ottenere un vaticinio, perché (così) soleva essere fatto secondo l'uso degli antichi.

Mentre la fanciulla stava in piedi, e Cecilia sedeva su una sedia, dopo che per lungo tempo non si era sentita nessuna voce, la giovane, stanca, chiese alla zia che le concedesse di riposare per breve tempo sulla sedia di lei. Quindi, dopo che quella ebbe detto: "Certo, bambina mia, ti lascio il mio posto", la cosa seguì questo presagio: accadde infatti che quella (Cecilia) morisse nel giro di breve tempo, e invece la giovane si sposasse; costei, da sposata, ebbe il nome di Cecilia.

Capisco perfettamente che queste cose possono essere disprezzate o anche derise; ma ciò stesso significa non considerare gli dèi, e disprezzare quelle cose che da essi sono preannunciate.

Versione tratta da: Cicerone

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