I Romani in Africa prima della guerra giugurtina

Bellum scribam quod populus Romanus cum Iugurtha rege Numidarum gessit, primum quia magnum et atrox …

Narrerò per iscritto la guerra che il popolo Romano fece con Giugurta, il re dei Numidi, in primo luogo perché fu grande e terribile, e dalla vittoria alterna (ablativo di qualità), poi perché, allora per la prima volta, ci fu dissenso in merito alla superbia della nobiltà.

Ma prima che avrò esposto l'inizio della narrazione, ripeterò poche cose indietro. Così tutte le cose recenti saranno sempre di più in chiaro. Nella Seconda Guerra Punica, durante la quale il comandate dei Cartaginesi Annibale aveva schiacciato in massimo grado le forze d'Italia, Massinissa, il re dei Numidi, fu accolto in amicizia da Publio Scipione.

Dopo che aveva vinto i Cartaginesi, il popolo Romano diede in dono al re molte città e altrettanti territori dell'Africa. Per questo l'amicizia di Massinissa verso i Romani rimase benevola e onesta.

Poi il figlio Micipsa tenne da solo il regno, poiché i suoi fratelli erano morti. Micipsa tenne in casa ed educò insieme ai propri figli Giugurta, il figlio del fratello Mastanabale. In breve tempo Giugurta, giovane infaticabile e di acuto ingegno, legò a sé molti cittadini Romani con una cordiale amicizia.

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