La rana e il bue

Inops potentem dum vult imitari perit. In prato quondam rana conspexit bovem et tacta invidia tantae magnitidinis ...

Il povero, quando vuole imitare il potente, soccombe. Una volta, una rana avvistò un bue in un prato, e colpita dall'invidia per una mole tamto grande, gonfiò la pelle rugosa;

allora chiese ai suoi figli se fosse più grande del bue. Quelli dissero di no. La rana di nuovo tese la pelle con maggior sforzo e, in maniera simile, chiese chi fosse più grande.

Quelli dissero il bue. Irritata in maniera straordinaria, mentre voleva gonfiarsi in maniera più significativa, si accasciò, a causa del cedimento del corpo.

Versione tratta da: Fedro

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