Postquam Galli Senones ad Alliam flumen Romanos milites vicerunt ad Romae moenia adpropinquant ...
Dopo che i Galli Senoni hanno sconfitto i soldati Romani presso il fiume Allia, si avvicinano alle mura della città di Roma. A Roma i soldati erano pochi e non avrebbero potuto salvare l'intera cittadinanza.
Perciò, i senatori stabiliscono di ritirarsi insieme alle donne e ai figli nel Campidoglio, e di difendere da lì (infatti, il luogo, dove c'erano molti templi degli dèi, era fortificato e rialzato) gli dèi, gli uomini e il nome Romano.
Nel frattempo, i Galli penetrano nella città, poiché non c'erano affatto guarnigioni difensive, entrano nella curia, trucidano con colpi feroci molti senatori, e rubano il denaro. Poi arriva la notte, e i nemici, in armi, salgono verso il Campidoglio.
I Romani dormivano profondamente, ma immediatamente le oche sacre di Giunone, svegliate dagli assediatori, con i loro versi acuti, producono un grande schiamazzo, e fanno uscire dal sonno le sentinelle. Così l'irruzione dei nemici viene respinta dai Romani.