Probus atque sedulus agricola pulchrum praedium cum agris multis vineaque lata atque florida ...
Un agricoltore bravo e diligente, possedeva un bel podere, con molti terreni e con una vigna estesa e rigogliosa.
Un giorno, a causa di una malattia dolorosa e fatale, sentiva la morte ormai vicina, e soffriva intensamente, poiché i figli si dedicavano alle raffinatezze e allo svago e non coltivavano i campi. Dunque manda a chiamare i figli e dice: O figli di famiglia, mio unico conforto, ora io esco dalla vita, ma, dopo la morte, desidero lasciare a voi la mia autentica ricchezza: non c'è denaro nella capanna piccola e povera, ma voi dovete cercare con grande tenacia il mio grande tesoro nella vigna.
I figli arano la vigna e i campi paterni senza sosta, poiché ricercano la ricchezza, ma non trovano neppure le tracce di un qualche scrigno pieno di gemme o d'oro. Tuttavia, dai campi diligentemente coltivati, ottengono molti gradevoli frutti e la vigna offre uva abbondante.
Ora viene compreso il proposito del buon agricoltore: indefessa operosità e diligente tenacia sono l'unica vera ricchezza.