Tattiche di battaglia dei Greci
Lacedaemonii CCC contra innumerabilem multitudinem Persarum Thermopylas...
Trecento Spartani occuparono le Termopili contro una massa sterminata di Persiani, e le gole di queste (delle Termopili)
non potevano ospitare più di un pari numero, che combattesse corpo a corpo: e per mezzo di quella tattica, una volta che ebbero eguagliato in fatto di possibilità di assembramento il numero dei barbari, e poiché quanto a valore invece erano superiori, uccisero una gran parte di quelli, e non sarebbero stati sconfitti, se il nemico, fatto girare tutt'intorno dal traditore Efialte, non li avesse presi alle spalle. Temistocle, il comandante degli Ateniesi, vedendo come la cosa più vantaggiosa per la Grecia, contro la grande massa delle navi di Serse, scontrarsi nello stretto di Salamina, e non riuscendo a convincere di ciò i concittadini, fece in modo che i Greci venissero spinti al loro tornaconto dai barbari.
Infatti, messo in scena un tradimento, fece sapere a Serse, per lettera, queste cose: I miei concittadini riflettono sulla fuga: quindi per te sarà una cosa molto più difficile, se attaccherai con un assedio le città una per una. Con questa tattica egli fece sì che l'esercito dei barbari fosse in un primo momento messo in agitazione, mentre tutta la notte rimase in stato d'allerta, poi (fece sì) che gli Ateniesi al mattino, con truppe riposate, si scontrassero con i barbari logori per la veglia, in quello stretto luogo, come egli aveva voluto, affinché Serse, in esso, non potesse sfruttare il grande numero grazie al quale era superiore.
Versione tratta da: Frontino