Urbem Syracusas summam esse Graecarum et pulcherrimam saepe audistis ...

Voi avete sentito spesso che la città di Siracusa è la più importante e la più bella delle (città) Greche.

O giudici, lo è, così come si racconta. Infatti è protetta da una posizione non solo inespugnabile da ogni via d'accesso, sia per terra, sia per mare, ma anche straordinaria per la bellezza. Possiede, infatti, porti quasi racchiusi nell'abitato e nel perimetro della città; questi, benché abbiano accessi diversi tra loro, nel tratto finale si congiungono e confluiscono. La parte della città che è chiamata "l'Isola", separata dal mare, a sua volta è collegata e congiunta da un ponte stretto.

Quella città è tanto grande che si è sempre detto che era composta da quattro città. Di queste, una è quella che ho chiamato Isola; nella quale si trova l'abitazione che fu del re Gerone, che i pretori sono soliti abitare. In essa si trovano numerosi templi sacri, ma (ce ne sono) due che superano di gran lunga tutti gli altri, il primo di Diana, e l'altro, che fu adorno prima dell'arrivo di costui (Verre), di Minerva.

All'estremità dell'isola c'è una sorgente di acqua dolce, il cui nome è Aretusa, di straordinaria grandezza, ricolma di pesci, che sarebbe tutta coperta dalle onde, se non fosse stata separata dal mare per mezzo di una fortificazione e con un ammasso di macigni.

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