Cum Romani in castris essent apud quendam Gallorum vicum Gallus ...
Mentre i Romani si trovavano nell'accampamento presso un certo villaggio dei Galli, un certo Gallo, mostrando un volto terribile, si fece avanti all'ingresso dell'accampamento.
Percuotendo lo scudo, dopo aver imposto il silenzio per mezzo della lancia, sfidò i Romani affinché qualcuno si battesse con lui in uno duello uno contro uno. Allora un certo Marco Varo, giovane tribuno militare, venne avanti, per difendere l'onore dei Romani.
Il Gallo era di gran lunga più alto e molto più robusto del Romano, ma di certo gli dèi immortali soccorsero il giovane coraggioso: difatti mandarono un falco che si posò sull'elmo del tribuno. Ogni volta che il combattimento veniva ripreso, agitando piuttosto violentemente le ali, il falco minaccioso assaliva il volto e gli occhi del nemico, finché Marco Varo, con la sua spada, non trapassò quello, colmo di paura.
A quel punto il falco, sottraendosi dalla vista di tutti, si diresse volando verso est.