Villae dominus multas sedulas ancillas et multos pueros habebat a quibus ...
Il padrone della fattoria aveva molte ancelle diligenti e molti fanciulli, dai quali venivano svolti i lavori dei campi.
Il padrone era obbedito volentieri dagli schiavi. I lavori della fattoria erano molti. O ancelle e fanciulli – ordinava il padrone – rapidamente, ascoltate ed alzatevi! Ormai il sole sorge, ed il cielo, i campi ed i boschi sono illuminati dall'aurora.
Pascolate gli agnelli e mungete le caprette! O Priscilla, raccogli l'insalata e le cipolle! O Rufa, pulisci l'aia! O Marco da' cibo abbondante alle galline e alle colombe! O Terenzia, prepara il banchetto! Anche dalla padrona della fattoria venivano svolti molti lavori insieme alle ancelle:
la padrona filava la lana, tesseva le tuniche, preparava la cena, educava le piccole figlie della famiglia. La vita della fattoria era laboriosa e serena: qui la pigrizia non era conosciuta.