Annibale occupa Taranto con un'astuzia
Hannibal tarento per proditionem potitus est. In eam rem tredecim iuvenes nobiles tarantini conspiraverant. Hi, noctu, per speciem...Romani passim trucidantur eorumque dux in arcem confugit.
Annibale occupò Taranto con un'astuzia. In quella avevano cospirato tredici nobili giovani tarantini.
Costoro, di notte, con il pretesto di andare a caccia uscirono dalla città ed andarono da Annibale, che aveva lontano un accampamento. Annibale li lodò e li esortò quando avessero fatto ritorno, a portare delle pecore in città e come una preda concessa dal nemico, a donarle alle guardie. Questo da loro fu fatto una seconda volta e più volte, così che le guardia aprissero loro le porte in qualsivoglia tempo di notte.
Allora Annibale in una certa notte con diecimila soldati incaricati li seguì. Quando arrivarono alla porta, i giovani fecero svegliare una con la (loro) voce conosciuta e (gli) mostrarono dei cinghiali dai grandi corpi. Mentre questo ammirava incauto la grandezza delle belve dei giovani lo uccisero con uno spiedo da caccia e gli altri subito aggredirono le altre sentinelle e li fecero a pezzi (ancora) addormentati.
Subito Annibale con il suo esercito entrò in città: i Romani furuno trucidati alla rinfusa e il loro comandante si fuggì per salvarsi nella rocca.