L'amicizia tra Lelio Cornelio e Cornelio Scipione - Versione Cicerone
L'amicizia tra Lelio Cornelio e Cornelio Scipione
Versione latino Cicerone versione libro Vel es. 6 pag. 139
Equidem ex omnibus rebus quas mihi aut fortuna aut natura tribuit, nihil habeo quod cum amicitia Scipionis possim comparare....
L'amicizia tra Lelio Cornelio e Cornelio Scipione
Versione latino Cicerone libro NOVE DISCERE 2
Equidem ex omnibus rebus quas mihi fortuna aut natura tribuit nihil habeo quod cum amicitia Scipionis possim comparare. In hac mihi de ...
L'amicizia tra Lelio Cornelio e Cornelio Scipione
Versione latino Cicerone versione libro Vel es. 6 pag. 139
Quanto a me, di tutti i beni ricevuti dalla sorte o dalla natura, nessuno ? paragonabile all'amicizia di Scipione.
In essa ho trovato un perfetto accordo di vedute politiche, consigli negli affari privati e una piacevolissima tranquillit?. Non mi sono mai scontrato con lui, per quanto me ne sia accorto, neppure nelle minime cose; non ho mai sentito da lui una parola che non avessi voluto udire. Avevamo la stessa casa, lo stesso tenore di vita, e questo ci univa; eravamo sempre insieme non solo sotto le armi, ma anche in viaggio o in campagna E che dire della nostra passione di conoscere e di scoprire sempre qualcosa di nuovo, passione che ci allontanava dagli occhi della gente e divorava tutto il nostro tempo libero?
Se il ricordo, se la memoria di quei tempi fossero scomparsi con lui, non potrei in alcun modo sopportare la perdita di un uomo che mi era così legato, che mi amava tanto. Ma il passato non è morto. Anzi, si alimenta ed è reso più vivo dal mio pensiero e dal mio ricordo, e, anche se ne fossi interamente privato, l'età mi garantirebbe ugualmente un grande conforto.
Ormai non posso vivere ancora per molto con il mio rimpianto. Tutto ciò che è breve, del resto, anche se molto doloroso, è sopportabile. Ecco cosa avevo da dire sull'amicizia. Vi esorto dunque a collocare tanto in alto la virtù, senza la quale l'amicizia non può esistere, da pensare che nulla è più nobile dell'amicizia, eccetto la virtù.
L'amicizia tra Lelio Cornelio e Cornelio Scipione Versione latino Cicerone versione libro NOVE DISCERE 2
Equidem ex omnibus rebus quas mihi fortuna aut natura tribuit nihil habeo quod cum amicitia Scipionis possim comparare. In hac mihi de
Senza dubbio fra tutte le cose che sia la sorte sia la natura mi ha concesso, non ho nulla che possa paragonare con l'amicizia di Scipione.
In questa ho avuto accordo sull'amministrazione dello Stato, in questa consiglio degli interessi privati nella medesima piena quiete di godimento. Mai ho offeso quello neanche per la più piccola cosa, non ho udito nulla da lui che io in persona non volessi: c'era una sola casa, il medesimo tenore di [vita e inoltre comune non solo il servizio militare, ma anche i viaggi comuni e villeggiature.
Ed il vivo ricordo di quelle vicende se insieme con lui avesse ucciso, non potrei in nessun modo sopportare il dolore di un uomo molto amico ed affettuoso. Ma quelle vicende non sono state perdute e si alimentano e si accrescono con la riflessione ed il mio ricordo e, se [fossi privato completamente di quelli, tuttavia il tempo stesso mi porterebbe grande conforto: difatti non posso più a lungo stare in questo vivo dolore.