Apud Aesopum et Phaedrum claros poetas antiquos hanc fabulam legere ...
In Esopo e Fedro, illustri poeti antichi, possiamo leggere questa favola. Un giorno un corvo, dopo aver sottratto dalla finestra di una fattoria di campagna un pezzo di formaggio, si era seduto sui rami di un alto albero, per mangiare in tranquillità il proprio bottino.
Una volpe, che si aggirava per i campi spinta dalla fame, quando si fu avvicinata all'albero ed ebbe visto il corvo, dal momento che desiderava il pezzo di formaggio, elogiava l'uccello con parole mendaci: O corvo, lo splendore delle tue penne è eccezionale, e la bellezza del tuo corpo è straordinaria!
Senza dubbio superi tutti gli uccelli quanto a bellezza della voce. A quel punto, lo sciocco corvo, inorgoglito dagli elogi della volpe astuta, aprì immediatamente la bocca per esibire la propria voce, ma contemporaneamente lasciò cadere dalla bocca il pezzo di formaggio, che la volpe ingannatrice sottrasse rapidamente e divorò con i denti avidi.
Allora, alla fine, il corvo comprese il tranello della volpe, e si rammaricò per la propria stupidità.