Cum numerus hominum crevit omnia vitia invaluerunt. Quam ob rem ...

Quando il numero degli uomini crebbe, tutti i vizi presero piede. Per questo motivo, Dio, offeso, decise di annientare con un diluvio la stirpe degli esseri umani.

Tuttavia, risparmiò Noè e i figli di lui, che praticavano la virtù. Noè, per ordine di Dio, costruì una grande arca a forma di nave, la spalmò con del bitume, e in essa condusse, insieme alla moglie, i tre figli ed altrettante nuore, un'unica coppia di tutti gli uccelli e degli animali. A quel punto, le acque di tutti i mari, di tutti i laghi, dei fiumi e delle sorgenti strariparono sopra la terraferma; contemporaneamente, a causa della pioggia, che cadde sulla terra per quaranta giorni ed altrettante notti, l'acqua ricoprì anche le montagne più alte su tutta la terra.

Tutte le cose vennero sommerse dal diluvio; l'Arca, però, galleggiava sulle acque. Tutti gli esseri viventi morirono nel diluvio, dall'essere umano fino ai capi di bestiame, ai rettili, e ai volatili del cielo. Rimase solo Noé, insieme a coloro che si trovavano nell'arca. Quando le acque cominciarono ad abbassarsi, Noè, che desiderava vedere se le acque si fossero ritirate, aprì la finestra dell'arca e fece uscire un corvo, che non ritornò;

allora fece uscire una colomba, che, verso sera, ritornò con un ramo di ulivo che indicava la fine del diluvio. Allora Noè, insieme alla moglie e ai figli, uscì dall'arca.

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