I grandi parchi delle villae romane
Verba Manent pagina 181 numero 1
Antiquitus Romae multi horti erant. Romani magna cum cura ... et cibus tener in piscinis murenas alebat.
C'erano molti parchi anticamente a Roma. I romani con premura curavano i parchi. Nella Via Aurelia c'erano i parchi di Galba, sul Pincio c'erano i giardini di Sallustio; Columella, scrittore romano, ricordava i grandi parchi di Ortensio. Svetonio lodava i giardini mecenatesi. Giulio Cesare onorava i giardini magnifici e suntuosi, dove Cleopatra per qualche tempo dimorò, con statue antiche, con tavole dipinte, con vivai di pesci con stuatui di marmo e con giardini ombrosi. Il modello dei parchi era artificioso. Nel boschetto c'era abbondanza di tigli, di allori, di cipressi di platani, nel frutteto peri, meli, fichi, ciliegi, mandorli lussureggiavano nel vivaio custodivano aquile, galline, capre, elefanti, orsi vivi, nel roseto e nel violarium c'erano aioule di rose e di viole. L'acqua corrente delle piccole sorgenti irrigava l'erba e il cibo tenero nutriva le murene nei vivai dei peri.(by Sunshine03)