Inter tot clades decemviri Libros Sybillinos adire iussi sunt et Q. Fabius Pictor Delphos ...
Fra tante sconfitte, ai decemviri venne dato ordine di consultare i Libri Sibillini, e Q. Fabio Pittore venne inviato a Delfi per interpellare l'oracolo in merito alla futura cessazione di tanto grandi stragi.
Nel mentre, in seguito alle prescrizioni dei libri fatali, vennero compiuti numerosi riti sacrificali straordinari. Dopo che gli dèi furono stati placati, come credevano, a sufficienza, M. Claudio Marcello mandò (presente storico)
da Ostia a Roma millecinquecento soldati che aveva arruolati nella flotta, affinché fossero di protezione per la città; egli di persona, una volta mandato in avanscoperta a Teano Sidicino il reparto della flotta (quel reparto era il terzo) insieme ai tribuni dei soldati, e una volta affidata la flotta al collega P. Furio Filone, dopo pochi giorni si diresse a Canosa a marce forzate.
Poi, il dittatore M. Giunio e T. Sempronio, comandante dei cavalieri, fissato l'arruolamento, reclutarono (presente storico) i giovani (a partire ) dai diciassette anni.