Olim Iuppiter et Mercurius antequam diluvium omnia tegeret in terras ...
Un giorno, Giove e Mercurio, prima che il diluvio ricoprisse ogni cosa, scesero nel mondo per salvare qualcuno tra i mortali.
In quell'occasione, dopo che si furono trasformati nella sembianze di viandanti, percorsero moltissimi luoghi, entrarono in grandi città, si accostarono alle case dei ricchi, chiesero cibo e riposo. Ma le case dei ricchi non accolsero gli dèi. Verso sera, però, nella Frigia, essi bussarono alla porta di una piccola capanna.
Lì abitava Bauci, una vecchia devota, insieme a Filemone, un vecchio devoto. Benché poveri, essi (- Filemone e Bauci, soggetto sottinteso) sopportavano tuttavia serenamente la povertà, erano cittadini onesti e veneravano gli dèi; spesso, infatti, Filemone diceva alla moglie: Preghiamo e lavoriamo al fine di rendere lieti gli dèi! Ogni giorno sacrificavano delle piccole vittime e chiedevano agli dèi di proteggere la capanna, l'uomo e la donna.
Quando sentì il rumore, Filemone aprì la porta e accolse cortesemente nella piccola capanna i forestieri.