Olim vulpecula longa via fessa ac sitiens in altum puteum cadebat ...
Una volta, una volpe, stanca a causa di un lungo viaggio, ed assetata, cadeva in un pozzo profondo e non poteva uscire.
Mentre saltava, e tentava invano di salire fino alla sommità del pozzo, un caprone, anch'egli assetato, si avvicinava al pozzo, e, quando vedeva la volpe sul fondo, chiedeva – C'è acqua? – C'è acqua fresca e abbondante!– Rispondeva la volpe astuta mentre preparava un tranello – Puoi scendere, o amico: io infatti voglio restare nel pozzo, perché (così) posso bere sempre acqua buona e fresca.
Il caprone sciocco non comprende il tranello della volpe, e, senza indugio, scende nel pozzo. La volpe salta immediatamente sulla schiena del caprone, e dalla schiena del caprone esce fuori dal pozzo, e ritorna alla propria tana. Il caprone, anche se alla fine riesce a bere, compiange la propria stupidità con abbondanti lacrime.
La favola insegna: l'uomo astuto, quand'è in pericolo, ricerca la salvezza anche a danno degli altri.