Postquam Apollo et Diana Iovis atque Latonae filii nati sunt Latona ...
Dopo che nacquero Apollo e Diana, i figli di Giove e di Latona, Latona fu costretta da Giunone, moglie di Giove, a fuggire dall'isola di Delo, poiché la regina degli dèi e degli uomini era gelosa di Latona.
La dea vagò attraverso l'Asia per lungo tempo insieme ai figli piccoli; alla fine giunse nella Licia, dove, stanca per il lungo cammino, cercava riposo per sé e acqua per i figli, poiché i fanciulli, spossati dal calore del sole, erano tormentati dalla sete. Per caso (Latona - soggetto sottinteso)
vede una palude e dei contadini nelle vicinanze delle sponde: accorre lieta verso la palude, ma, mentre si inginocchia e con le mani attinge l'acqua, i contadini allontanano la dea dall'acqua, e scacciano, con parole ingiuriose, lei e i figli. A quel punto, Latona rivela la propria natura divina, e, infuriata, esclama: O contadini sacrileghi, che non avete mostrato compassione per una madre sventurata, e che avete negato dell'acqua ai miei figli, d'ora in avanti voi vivrete nelle acque delle paludi e sulle sponde degli specchi d'acqua!
Ed immediatamente, per volontà della dea, i contadini della Lidia vennero trasformati in rane.