Sub imperatoris Titi regno multae furtuitae ac tristes calamitates acciderunt ...
Sotto il regno dell'imperatore Tito avvennero molte sciagure accidentali e funeste, come l'eruzione del monte Vesuvio in Campania, l'incendio di Roma per tre giorni ed altrettante notti, e parimenti una grande epidemia che si diffuse per tutta l'Italia.
In quelle numerose avversità, Tito non dimostrò soltanto la solerzia di un imperatore, ma anche l'affetto di un padre: infatti egli, da una parte, confortò tutti i cittadini con le parole, dall'altra, prestò concretamente soccorso a coloro che avevano perso tutto.
Egli destinò alla riparazione delle città danneggiate i beni di coloro che erano morti nell'eruzione del Vesuvio. Dopo l'incendio di Roma, egli vendette tutti gli ornamenti dei suoi palazzi ai fini del rifacimento dei templi e degli edifici pubblici, ed istituì dei magistrati che sovrintendessero ai lavori.
Quando venne a sapere l'estensione e la gravità dell'epidemia, egli si avvalse di ogni aiuto divino ed umano per lenire la malattia ed offrì solenni sacrifici a tutti gli dèi.