Alcesti - Versione latino Verba Nostra 1 pagina 276 numero 3

Alcestis, Peliae filia, mira pulchritudine puella erat...

Alcesti, figlia di Pelia, era una fanciulla di ammirevole bellezza; suo padre diede Alcesti come moglie a Admeto, Re di Fere, perché Admeto, con l'aiuto di Apollo, aveva vinto la contesa: infatti con due fiere, un cinghiale e un leone, aveva imposto il giogo.

Mentre venivano celebrate le nozze, Admeto trascurò i riti sacrificali di Artemide, così la dea adirata riempì il talamo di serpenti. Con l'aiuto di Apollo, Admeto placò Artemide.

I coniugi conducevano una vita tranquilla e l'amore di Alcesti per Admeto era manifesto a tutti. Quando Admeto incappò in una funesta malattia, ricevette un dono da Apollo: poteva evitare quel pericolo se qualcuno di propria volontà avesse voluto perdere la vita per lui. E né il padre e né la madre vollero perdere la vita per lui ma Alcesti si sacrificò alla morte per suo marito.

Admeto pianse a lungo sua moglie perché l'amava molto e non poteva vivere senza di lei. Ma per caso Ercole giunse a casa di Admeto e vide il dolore dell'uomo: così strappò Alcesti alla morte e la restituì al marito.
(By Maria D. )

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