Amici di Gaio Cracco fedeli nella sventura - verba nostra 1 pagina 472 numero 19
Prostratis iam et perditis C. Gracchi consiliis, desertum...
Resi ormai nulli e vanificati i consigli di C.Gracco, abbandonato ormai da ogni aiuto, soltanto due amici, Pomponio e Letorio, lo protessero con l'opposizione dei loro corpi.
Tra questi Pomponio, affinché questi evadesse più facilmente, ostacolò la schiera concitata di coloro che venivano dietro nella Porta Trigemina alquanto a lungo con una durissima battaglia: da vivo non poté essere respinto, ma consumato dalle molte ferite, diede a loro il passaggio sul suo cadavere.
Letorio invece si fermò sul Ponte Sublicio, e, finché Gracco passasse, lo cinse con l'ardore del suo spirito; coperto ormai dalla forza della moltitudine, voltata verso se stesso la spada, si diresse con un veloce slancio nella profondità del Tevere.
Quanta carità Orazio Coclite aveva offerto all'intera patria su quel ponte, la carità, con l'aggiunta della morte volontaria, assicurò ad un amico.
(By Maria D. )
Versione tratta da Valerio Massimo