Come sta Como? (Versione latino)
C. Plinius Caninio Rufo suo s. Quid agit Comum, tuae meaeque deliciae?...
C. Plinio saluta il suo Caninio Rufo. Come sta Como, tua e mia delizia? Com'è il suburbano piacevolissimo?
Ci sono come sempre quelle stagioni primaverili del portico? Come sta il bosco molto opaco di platani? Come il canale verdeggiante e gemmeo? Come il lago posto sotto e a disposizione? Come quella leggera e tuttavia energica passeggiata? Come quel bagno, che moltissimo sole riempie e circonda? Come quei triclini popolari, quelli di pochi?
(rif all'aristocrazia)? Come le camere di giorno e di notte? Ti posseggono e sono ripartite a turno (alternativamente)? O forse, come solevi, per la tensione del patrimonio familiare da esaminare sei richiamato dalle frequenti escursioni? Se sono in potere (se ti posseggono), sei beato e felice? Se di meno, sei uno tra i molti perché tu (infatti c'è il tempo) non affidi le preoccupazioni umili e sordide agli altri e tu stesso ti leghi (dedichi) in questo alto e fertile luogo appartato agli studi?
Sia questa la tua occupazione, questo il riposo; questo il lavoro, questa la quiete; sia riposta la veglia in questi studi, in questi anche il sonno. Stammi bene.
(By Maria D. )
Versione tratta da Plinio il Giovane