Gaio Mario sconfigge Cimbri e Teutoni
Post bellum Numidicum Marius iterum consul creatus est...
Dopo la guerra Numidica Mario fu eletto nuovamente console, e da lui fu decretata la guerra contro i Cimbri e i Teutoni.
Questi nuovi nemici, profughi dagli estremi confini della Germania, cercavano nuove sedi. I tre condottieri dei romani non avevano sostenuto il primo attacco dei Barbari. Ma Mario nella prima battaglia oppresse i Teutoni sotto le stesse pendici delle Alpi: i nemici occupavano la valle e la parte centrale del fiume, perciò i soldati romani non avevano alcuna risorsa d'acqua. La necessità aumentava e la virtù fu causa di vittoria: e infatti Mario disse ai soldati che imploravano l'acqua: "Siate uomini!
Ecco qui avrete l'acqua". E così si combatté tanto accanitamente e la strage dei nemici fu tanto grande, che i romani vincitori dal fiume cruento bevvero non più dell'acqua quanto del sangue dei Barbari. Dopo che distrusse i Teutoni, Gaio Mario si lanciò contro i Cimbri. Questi erano pervenuti dall'altra zona in Italia, attraversando il fiume Atsis non per mezzo di un ponte né con le navi ma attraverso una selva che si gettava nelle acque; Mario gli andò incontro. Allora i Cimbri inviarono i legati presso il console, per chiedere i campi per se stessi e i loro fratelli: ignoravano infatti la strage dei Teutoni; dopo che questa era stata rivelata proprio dalle stesse parole di Mario, intrapresero lo scontro.
Ma Mario dispose l'esercito schierato a battaglia in un giorno così ventoso che la polvere si gettò negli occhi e sui visi dei nemici. In tal modo quella moltitudine dei cimbri fu prostrata da un'incredibile strage.
(By Maria D. )
Versione tratta da Lhomond