I giochi dell'imperatore (Versione latino)
Augustus aleae rumorem nullo modo expavit...
Augusto in nessun modo temette le critiche del gioco dei dadi e giocò semplicemente per divertimento, anche da anziano non solo nel mese di dicembre, ma anche in altri giorni festivi e feriali.
Ciò non è dubbio. Scrive l'epistola di propria mano: "Ho cenato, mio Tiberio, e ieri e oggi con i convitati Vinicio e il padre Silio. Durante la cena abbiamo giocato, al lancio dei dadi. E scrive di nuovo in altre lettere: "Noi, mio Tiberio, abbiamo fatto i Quinquatri abbastanza gioiosamente; abbiamo giocato infatti durante tutti i giorni, e abbiamo riscaldato (infervorato) il foro (tavolo) da gioco.
Tuo fratello ha eseguito la cosa con grandi grida; insomma tuttavia non ha perduto molto; io ho perso ventimila sesterzi.
Scrive alla figlia: "Ti ho inviato duecentocinquanta denari, che avevo consegnato ai singoli convitati, qualora volessero giocare tra loro durante la cena o con i dadi o a pari e dispari.
(By Maria D. )