Non bisogna recare danno agli altri: non è nella natura umana

Detrahere igitur alteri aliquid et augere, hominis incommodo, suum commodum, ...

È più contro natura strappare dunque qualcosa ad un altro e aumentare, con disagio dell'uomo (per l'uomo), la propria utilità rispetto alla morte, alla povertà, al dolore, a tutte le altre cose, che possono accadere.

Infatti inizialmente eliminano la convivenza umana e l'alleanza. Se infatti saremo così predisposti, che ognuno per il proprio vantaggio lederà o violerà l'altro, sarà necessario che venga distrutta quell'alleanza del genere umano, che è massimamente secondo natura.

Se uno qualsiasi di noi sottragga per sé le utilità degli altri e porti via ciò che vuole, a favore del proprio vantaggio, l'alleanza tra gli uomini e la comunità potrebbero rovesciarsi.

E la natura non è costituita soltanto a tal proposito, cioè per il diritto delle genti, ma anche per le leggi, dei popoli, nelle cui singole città è contenuto lo stato, in modo tale che non sia lecito per la propria utilità nuocere all'altro.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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