Prove del sadismo di Caligola - Verba nostra 2 pagina 330 numero 4
Scire oportet quam superba fuerit crudelitas C. Caesaris. Ceciderat flagellis senatores: torserat...
Ci sono storie e personaggi del passato di una crudeltà indicibile e per conoscere a fondo la storia romana siamo costretti a raccontare questi personaggi. In questo brano di latino tratto da Seneca si racconta della crudeltà di Caligola terzo imperatore romano e questo brano non può fare a meno di citare le sue tendenze autocratiche e megalomaniache.
Traduzione
Occorre sapere quanta superba sia stata la crudeltà di C. Cesare. Aveva massacrato a frustate i senatori: aveva torturato tramite tutti quegli strumenti che sono in natura delle cose molto terribili, come strumenti di tortura, pungiglione, fuoco e, incredibile a dirsi, con il suo stesso volto.
L'uomo, che progettava in merito al massacrare l'intero senato, dilaniò tra bastonate e fiamme tre senatori, come se fossero proprietà di cattiva qualità. Cosa tuttavia ci potrebbe essere di tanto inaudito rispetto al supplizio notturno?
I latrocini erano soliti celarsi durante la notte. Ordinava dopo che furono catturati gli avversari che fossero soffocati nella loro corazza, per non avere la possibilità di emettere fiato. A chi una buona volta sarebbe potuto rimanere un residuo (di voce) con cui gemere? Temeva che l'estremo dolore emanasse una voce più libera, temeva di udire qualcosa, che non voleva; sapeva in verità che le scelleratezze erano innumerevoli, che nessuno avrebbe osato rinfacciargli, se non in punto di morte.
Non essendo state rinvenute le corazze, ordinò che fossero tagliati gli abiti dei miseri e che i panni fossero messi sulle bocche. Che sevizia è questa?
(By Maria D. )
Versione tratta da Seneca