L'amicizia tra Lelio e Scipione - Versione Verba Nostra
Sed quoniam res humanae. .sed etiam peregrinationes rusticationesque communes.
Ma poiché gli affari umani sono fragili e caduchi, bisogna sempre ricercare qua e là alcuni da amare e da cui essere amati.
In verità per me Scipione, anche se mi è stato strappato repentinamente, tuttavia vive e vivrà sempre; ho infatti amato la virtù di quell'uomo, che non si è estinta; non si presenta soltanto a me dinanzi agli occhi, ma sarà chiara e insigne anche ai posteri. Nessuno mai sosterrà cose maggiori importantissime con coraggio e speranza, da ritenere di non dover porre dinanzi la memoria e l'immagine di quello.
Effettivamente di tutte le cose, che o la fortuna o la natura mi ha attribuito, non ho nulla che possa paragonare con l'amicizia di Scipione. In questa amicizia io ebbi l'accordo in merito allo stato, in questa io ebbi il consiglio delle cose private, in questa stessa ebbi una quiete piena di piacere.
Non l'ho mai offeso neppure in una minima cosa, io stesso non ho mai udito nulla da costui che non avrei voluto; la casa era una, il vitto era lo stesso, e questo era comune, e non solo la milizia, ma erano comuni anche i viaggi e i soggiorni in campagna.
(by Maria D.)
Qui trovi la Versione L'amicizia tra Lelio e Scipione del libro A SCUOLA DI LATINO (diversa)
Versione tratta da Cicerone